Cos'è il Counseling psicologico


Il Counseling psicologico è l’attività professionale dello psicologo rivolta a chi, pur in assenza di problematiche psicopatologiche, chiede di essere supportato nell'affrontare momenti di disagio esistenziale, come ad esempio:
· crisi di fronte ad un cambiamento
· difficoltà nelle relazioni
· momenti d'impasse nello studio e sul lavoro
· conflitti davanti a scelte o decisioni da prendere
· momenti in genere di disagio emozionale.

Chi attraversa un momento difficile della propria vita, infatti, può presentare
 stress, dubbi, preoccupazioni, blocchi, problemi affettivi, ansia, bisogno di confidarsi, necessità di confronto e di ascolto, anche in assenza di conclamati disturbi psicologici.
In tali casi può essere estremamente utile un intervento di Counseling psicologico.

Esso consiste in una metodologia di consulenza psicologica fondata sul concetto di ascolto attivo, sull’attenzione rivolta ai bisogni, alle risorse interne e alle potenzialità della persona.

Attraverso la relazione, si favorisce l’autoesplorazione, la conoscenza di sé, una maggiore consapevolezza del proprio pensare e del proprio agire, e si facilita lo sviluppo delle risorse personali e delle strategie di coping (fronteggiamento delle difficoltà).

L’intervento di counseling svolto da uno psicologo o da uno psicoterapeuta si differenzia da quello svolto da altro operatore non laureato o laureato in altre discipline per l’esperienza, la formazione e la professionalità di chi lo svolge.

Il counseling psicologico rappresenta un supporto limitato nel tempo che pone al centro della propria attenzione l’analisi della situazione problematica attuale portata dal soggetto. La modalità di intervento può avvalersi dell’utilizzo sia di strumenti psicometrici che di colloqui orientativi.

Cosa fa lo psicologo nel Counseling?


Lo psicologo che fa Counseling:

crea uno spazio di appoggio, ascolto, empatia, attenzione e dialogo;
offre supporto per favorire, sostenere e sviluppare le risorse del cliente, agevolandone gli atteggiamenti attivi e propositivi, e stimolando le sua capacità;
opera nell’ambito di una relazione paritaria, non direttiva, basata sulla comunicazione interpersonale;
agevola nel cliente la conoscenza delle sue dinamiche interiori, così come del proprio temperamento, individuandone pregi e difetti, ovvero le caratteristiche sia funzionali sia disfunzionali, per aiutarlo a raggiungere una visione più oggettiva e completa del suo problema, sulla cui base egli possa trovare in prima persona risorse e soluzioni personali.

La persona è allora supportata, ma mantiene la libertà e l'autonomia di scelta.

Lo psicologo che utilizza il Counseling Psicologico, infatti, insieme al cliente, ricerca le migliori potenzialità ed opzioni di cui egli dispone, senza imporne alcuna, e si propone come aiuto e supporto per la direzione che poi l'individuo sceglierà.

Nel Counseling si ottengono ‘consigli’?

L’etimologia del termine counseling ci riporta al significato latino: consulo, relazione, aiutare l’altro. Il verbo inglese “to counsel” invece ci riporta al raccomandare, al consigliare. Se ci riferiamo però alla definizione della British Association for Counselling, risulta con tutta evidenza come il lavoro dello psicologo nella relazione di counseling psicologico non sia improntata al dare consigli, bensì a:
aiutare l’altro a trovare la “sua strada” e se stesso
aiutarlo ad essere consapevole dei motivi delle sue difficoltà
non essere interessato a giudicare l’altro (sospendere il giudizio) ma essere piuttosto interessato a conoscerlo
fargli scoprire le sue risorse interne
rispettare le sue convinzioni e i suoi valori
resistere al tentativo dell’altro di ottenere consigli