venerdì 4 gennaio 2013

Chiarimenti sul life coaching

Rispondo al volo ad alcune domande di chi mi ha contattata per l'incontro del 6 gennaio, dove presenterò in breve le caratteristiche di un percorso di life coaching.
- L'incontro di gruppo di domenica è un incontro di tipo informativo/divulgativo, completamente gratuito e d'impostazione molto soft. Chiacchiereremo, insomma, e al massimo faremo qualche semplice attività di avvicinamento al metodo. Niente a che fare con una "lezione". E, soprattutto, niente a che fare con una "psicoterapia di gruppo".
- Infatti il life coaching NON E' psicoterapia. Obiettivo del life coaching non è curare problemi e disturbi psichici, non è "cambiare" le persone o farle "guarire" da qualcosa. Chi si rivolge al life coach porta un'insoddifazione in alcuni ambiti della propria vita, che intende affrontare di petto (come tutti di tanto in tanto ci troviamo a fare) ma non intende affrontare da solo.
- Perché rivolgersi ad un life coach per affrontare (comunque da sé) la propria vita? Perché a volte nelle situazioni ci stiamo talmente dentro che non riusciamo a guardarle dalla prospettiva migliore: e cioè un po' "da fuori" e con uno sguardo lucido e attento. Momenti di pausa dedicati proprio a questo sguardo più lucido consentono di prendere atto della complessità delle situazioni in cui ci troviamo, valutando meglio le risorse e gli ostacoli, le aree di possibile sviluppo, e così via, fino a fare chiarezza su cosa vogliamo, dove vogliamo dirigerci, e come lavorare per arrivarci.
Un bravo coach che mi è stato maestro ama contestare la metafora del viaggio verso una meta, quando si parla di coaching. E' una metafora, dice, che da sola non tiene conto del fatto che a volte le strade da percorrere dobbiamo costruircele con le nostre mani.
La sua metafora preferita è quella della costruzione di una cattedrale: non è tanto questione di camminare, ma di costruire una realtà con impegno, un mattone sopra l'altro (e possibilmente su fondamenta solide), partendo da un progetto, un sogno, che vogliamo realizzare.
Altre volte la metafora del "costruire" viene declinata nella versione della costruzione di un ponte, che unisce i due aspetti dell'impegno costruttivo e del cammino. Se vuoi partire dalla tua situazione attuale e procedere verso la tua situazione desiderata, devi costruire un ponte di collegamento tra le due, mattone dopo mattone (e possibilmente su pilastri solidi!).
Buona giornata a tutti! (ci sono ancora tre posti liberi per l'incontro di domenica, per chi volesse aderire; per notizie, clicca qui)